Detrazione spese agenzia immobiliare: a chi spetta? Cosa fare?
La detrazione spese agenzia immobiliare rientra fra le detrazioni fiscali che possono essere richieste in sede di presentazione di dichiarazione dei redditi.
Tale facoltà è prevista per coloro che hanno acquistato un immobile da adibire ad abitazione principale con l’intervento di un intermediario immobiliare.
In questo articolo spiegheremo in cosa consiste tale detrazione, a chi spetta e quali sono i passaggi per richiederla.
Detrazione spese agenzia immobiliare: termini di legge e condizioni
La detrazione spese agenzie immobiliare consiste in una detrazione del 19% delle spese sostenute per corrispettivi versati all’intermediario immobiliare in dipendenza dell’acquisto di una unità immobiliare da adibire ad abitazione principale, per un importo non superiore a euro 1.000,00 (ai sensi della Legge n. 39 del 1989, gli intermediari immobiliari sono coloro che esercitano un’attività di mediazione nel ramo immobiliare).
Il beneficiario di tale detrazione sarà, quindi, colui che acquista l’immobile; ciò significa che i venditori, pur corrispondendo anch’essi un corrispettivo all’agente immobiliare, non godranno della medesima detrazione fiscale.
Occorre ribadire che la detrazione in questione spetta a condizione che l’immobile acquistato venga adibito ad abitazione principale, ovvero a quella nella quale l’acquirente (contribuente) o i suoi familiari dimorano abitualmente, entro i termini stabilito dall’articolo 15, lettera b) del TUIR.
Oltre al venditore dell’immobile oggetto di compravendita, risulta escluso dalla detrazione spese agenzia immobiliare:
- chi ha acquistato un immobile per un familiare, pur risultando lo stesso a suo carico;
- chi, pur non essendo il proprietario dell’immobile in questione, sostiene materialmente le spese di intermediazione immobiliare;
- chi non è in possesso della documentazione fiscale attestante il pagamento del compenso all’agente immobiliare;
- chi sostiene spese relative a compensi erogati a intermediari non iscritti a regolari albi professionali.
Nel caso in cui l’immobile venga acquistato in comproprietà, ogni acquirente avrà diritto ad una quota della detrazione, in ragione delle percentuali di proprietà (anche se la fattura è intestata ad un solo comproprietario).
Spese di mediazione detraibili 730
La detrazione spese agenzia immobiliare, come abbiamo già detto, prevede, a favore dell’acquirente, il rimborso di una percentuale del 19% della somma corrisposta all’agente immobiliare per l’attività di intermediazione immobiliare prestata durante la fase di compravendita di un immobile da adibire ad abitazione principale.
Il rimborso di tale percentuale avviene in sede di dichiarazione dei redditi.
Ciò significa che l’acquirente, per vedersi riconosciuto tale beneficio, dovrà trasmettere al CAF o al proprio commercialista la documentazione attestante quanto versato a titolo di compenso all’agenzia immobiliare cui si è rivolto: fattura e ricevuta di bonifico, oltre al preliminare registrato e all’atto di compravendita da cui si evince che l’immobile acquistato verrà adibito ad abitazione principale.
La percentuale del 19% è comunque da calcolarsi su un importo massimo di spesa di euro 1.000,00, in tal modo, l’acquirente otterrà un rimborso massimo di 190,00 euro.
Nel caso in cui si provveda alla compilazione della dichiarazione dei redditi (730) in autonoma, per la richiesta della detrazione delle spese per l’agenzia immobiliare dovrà compilarsi il Quadro E, relativo agli oneri e alle spese sostenute, con particolare riferimento ai righi E8, E9 e E10.
Le somme che si riferiscono alla detrazione spese agenzia immobiliare prevedono l’indicazione del codice 17, che identifica appunto le spese di intermediazione immobiliare.
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Spese agenzia immobiliare: a quanto ammontano?
Generalmente quando si acquista un immobile con l’intermediazione di un’agenzia immobiliare regolarmente iscritta a ruolo, si deve sostenere la spesa relativa alle provvigioni spettanti alla stessa, le quali vengono richieste in una somma percentuale calcolata in base al prezzo di vendita.
Il pagamento della provvigione viene richiesto nel momento in cui si concretizza la conclusione della compravendita e si attesta tra il 2 e il 4% del prezzo del bene venduto, oltre l’IVA e le eventuali spese accessorie sostenute dall’agenzia durante tutta l’attività di intermediazione.
Ad esempio, nel caso in cui un immobile venisse acquistato, tramite un’agenzia immobiliare a 100.000,00 euro, e la percentuale del compenso per l’intermediazione ammontasse al 3%, l’acquirente sarà tenuto a versare a titolo di provvigione un compenso pari 3.000,00 euro, oltre iva e spese accessorie.
In tale circostanza, all’acquirente spetterà una detrazione di 190,00, da calcolarsi sulla somma massima prevista per legge di euro 1.000,00 (19% x 1.000,00).
Si sottolinea che tale detrazione spetta solo nel caso in cui il compenso sia corrisposto ad un’agenzia immobiliare iscritta presso il registro REA (Repertorio Economico e Amministrativo), così come disciplinato dalla Legge n. 39 del 1989.
L’importanza di affidarsi ad un’agenzia immobiliare qualificata
L’acquisto di un immobile non è mai semplice, soprattutto quando si tratta della prima casa o comunque di quella che dovrà essere adibita ad abitazione principale.
Onde evitare spiacevoli inconvenienti è bene affidarsi sempre a professionisti competenti e con esperienza nel campo immobiliare, oltre che regolarmente iscritti all’albo degli intermediari immobiliari.
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